Transizione 5.0 verso una possibile proroga?

Il piano Transizione 5.0 “non tira”. L’obiettivo di spendere al 31 dicembre 2025 i 6,3 miliardi di euro all’uopo stanziati è irrealistico. Urge una riprogrammazione alla quale, stando ai rumors e alle mezze dichiarazioni raccolte qua e là, il Governo sembra stia già lavorando. Si parla di una revisione delle scadenze – che tuttavia devono essere ridiscusse necessariamente con Bruxelles – e di un taglio e di una conseguente riallocazione dei fondi PNRR 5.0 ad altre misure di sostegno alle imprese.

Nonostante le sbandierate semplificazioni introdotte dal Governo con la Legge di Bilancio 2025, il piano Transizione 5.0 non decolla. Anzi, “non tira” (leggi qui l’articolo "Transizione 5.0, anche semplificata non decolla"). È proprio su questa base che si stanno rincorrendo una serie di voci (alcune anche piuttosto autorevoli) che parlano di un taglio consistente, del 50% e anche più, alla dote dei 6,23 miliardi di euro che l’Europa ha stanziato (e il Governo messo a disposizione) per gli investimenti innovativi del Piano Transizione 5.0.

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Transizione 5.0, anche “semplificata” non decolla

La legge di bilancio 2025 aveva introdotto alcune semplificazioni con l’obiettivo aumentare l'attrattività degli incentivi. In realtà, poco è cambiato. La dimostrazione della tiepida accoglienza che le aziende hanno riservato è confermata dai numeri: da gennaio ad oggi l’incremento del prenotato è stato di appena 400 milioni di euro. Ad oggi (18 aprile 2025) su 6,23 miliardi di euro stanziati sono ancora disponibili € 5,52 miliardi e le risorse assegnate ai progetti completati sono… (reggetevi forte!)

Forse non ve lo sareste mai immaginato, ma ad oggi 18 aprile 2025, sul sito ufficiale del GSE il contatore annuncia che le risorse utilizzate per i progetti 5.0 approvati e completati sono pari a € 24.505.665,13, ovvero lo 0,4% delle risorse disponibili.

 

Si, avete capito bene, 24 milioni e mezzo di euro effettivamente assegnati per i progetti 5.0 avviati e conclusi dal 1° gennaio 2024 ad oggi. Il piano Transizione 5.0 continua a girare a vuoto. 

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Transizione 5.0: un’opportunità ancora tutta da cogliere

Il Governo ha introdotto una serie di correttivi volti a sostenere l’Innovazione 5.0 e a semplificare l’accesso al credito d’imposta. Ma di cosa si tratta? E' tutto chiaro? Studio Taddei supporta il webinar organizzato da MCE – Mostra Convegno Expocomfort che si terrà il 26 febbrario 2025.

Studio Taddei vi segnala questo evento di grande valenza informativa. Organizzato dalla segreteria organizzativa di MCE - Mostra Convegno Expocomfort - tra le principali manifestazioni internazionali dedicate a energia, efficienza e impiantistica tecnica - il webinar si pone l'obiettivo di fare il punto sugli emendamenti alla disciplina "Transizione 5.0"  introdotti dal Governo a fine 2024, nonché sugli sviluppi che sono attesi entro febbraio a livello di nuove FAQ e Circolari Operative

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Transizione 5.0: il decreto attuativo è (finalmente) divenuto definitivo

Dopo il rilascio in bozza avvenuto nel mese di giugno e i vari passaggi avvenuti tra il MIMIT, il MEF, il MASE e la Corte dei Conti, pochi giorni fa è stata ufficialmente firmata la versione che sancisce l'ufficialità di Transizione 5.0. Mancano però ancora le linee guida e la piattaforma operativa gestita dal GSE. Ecco le modifiche che sono state apportate nel decreto attuativo (alcune positive, altre decisamente meno).

Il decreto interministeriale che sancisce l'ufficialità di Transizione 5.0 ha finalmente visto la luce pochi giorni fa con le firme del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, che seguono il parere del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, interpellato in proposito.

Il documento ricalca la bozza che abbiamo pubblicato quasi due mesi fa, ma contiene alcune novità. Vediamole.

 

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Regione Lombardia. Al via il bando “Transizione digitale delle imprese lombarde”

Il bando, promosso da Regione Lombardia e destinato alle MPMI lombarde, favorisce l’adozione di tecnologie digitali. L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto concesso ed erogato fino al 50% delle spese ammissibili. L’agevolazione massima concedibile non potrà superare l’importo di € 100.000,00. Domande al via dal 3 settembre.

Con la Delibera n. 2830 del 22 luglio 2024, la regione Lombardia ha stabilito i criteri applicativi per la misura "Transizione digitale delle imprese lombarde" nell'ambito del Programma Regionale Lombardia FESR 2021-2027.

L'iniziativa mira a sostenere la trasformazione digitale delle imprese lombarde, comprese quelle del terzo settore, promuovendo l'adozione di nuove tecnologie come elemento chiave per aumentare la produttività.

 

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