E' notizia recente che il consiglio dei Ministri ha prorogato i termini per la consegna dei beni 4.0 ordinati nel corso nel 2022 fino al 31 dicembre 2023. Un atto doveroso che, come in realtà ci si aspettava, in molti hanno accolto tirando un sospiro di sollievo, visti i ritardi nella supply chain della componentistica che stanno causando forti disagi ai costruttori di macchine e impianti.
È stato pubblicato dalla Regione Lombardia l’ultimo aggiornamento del 20 ottobre 2022 recante le informazioni sul bando dedicato a sostenere gli investimenti in efficienza energetica per le imprese produttive del territorio lombardo. La misura è cofinanziata con il FESR e attiene all'Asse prioritario III (competitività delle piccole e medie imprese) in ottica di aiuto per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale.
Viste le tante domande che ci vengono poste in merito a questo tema spinoso, riteniamo opportuno tornare a quanto l'Agenzia delle Entrate ha scritto in merito a un interpello specifico.
Quello dell'interconnessione tardiva è un caso che spesso può accadere: non per la malafede di chi effettua l'investimento, ma per impedimenti oggettivi che a volte sono difficilmente edimostrabili in maniera oggettiva.
Tra le tante circolari emesse dall'Agenzia delle Entrate, la 9/E del 23 Luglio 2021 è stata quella che ha forse meno intimorito gli investitori, ma a cui, tuttavia, è necessario porre la dovuta attenzione.
Già, perché in caso di controlli - anche postumi - l'Agenzia delle Entrate potrà richiedere prova che la macchina, l'impianto, il software abbiamo mantenuto i requisiti 4.0 durante tutto il periodo di fruizione del beneficio. E dunque, che fare?
Tranne rarissime eccezioni, non me la sono mai sentita di consigliare un libro. Le letture sono troppo personali per essere consigliate: e non mi sto riferendo solo alla narrativa, alla saggistica o alle letture “disimpegnate”.
Mi riferisco anche a quelle letture che trattano di tematiche prettamente professionali, come la formazione, il coaching, il management, il marketing: un libro che può avere entusiasmato un lettore non è detto che si possa rivelare altrettanto interessante per un’altra persona.
Un autore che si è rivelato un “guru” per taluni potrebbe benissimo essere preso come “uno dei tanti” da molti altri.
Ma questa volta farò un’eccezione, uno strappo alla regola. E non perché conosco e stimo molto l’autore, dal punto di vista sia personale che professionale, ma perché questo libro è diverso da tutti gli altri. Già, il punto è proprio questo: si tratta di un libro diverso.